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L'attacco di Fenrir Greyback - 3

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PARTE 3 - UNA CHIACCHIERATA INASPETTATA

Erano passati due giorni, e Nicoletta aveva finalmente avuto il permesso do tornare a casa. Era al settimo cielo. Non vedeva l’ora di poter abbracciare il suo fratellino, e di poter dormire nel suo letto.
<< Eccoci >> disse Lupin in tono allegro, appoggiando la piccola valigia della ragazza sul tappeto della sua stanza. << Ti serve una mano per disfare la valigia? >>
Lei scosse la testa << No, grazie, ci penserò io >> rispose con un sorriso. Si avvicinò al letto e vi si lasciò cadere sopra, felice di essere di nuovo a casa.
<< Senti, papà, >> disse ad un tratto << quando potrò vedere Teddy? >>
Lupin sorrise << Dora è appena andata a prenderlo. Non credo dovrai aspettare molto >>
Il sorriso sul volto della ragazza si fece ancora più largo.
Il mago uscì dalla stanza chiudendo la porta, e la ragazza si diresse verso la cassettiera. Estrasse un cambio di biancheria, delle calze e dei vestiti puliti. Dopo due giorni costretta in un letto d’ospedale, non vedeva l’ora di fare una bella doccia calda.
Prese un morbido asciugamano rosa, le ciabatte, la spazzola e si diresse in bagno.

Una ventina di minuti più tardi, Nicoletta scese al piano di sotto. Si sentiva decisamente molto meglio.
<< Ehi >> esclamò Lupin quando la vide << Perché hai tolto la fasciatura? >>
La ragazza abbassò lo sguardo sul braccio, solcato da profondi segni rossi. << Mi sono fatta una doccia… Ho pensato di lasciar prendere un po’ d’aria alla ferita, in modo che si asciughi bene >>
Il mago annuì << Hai fatto bene, ma non è il caso di rischiare un’infezione >> disse << Vieni con me >>
Le fece strada verso il bagno ed aprì l’armadietto dei medicinali. Ne estrasse una benda autoadesiva e delle garze, e si sedette sul bordo della vasca da bagno.
Nicoletta si sedette accanto a lui, e gli porse il braccio.
Lui iniziò a fasciarle la ferita con cura ed attenzione, arrotolandole la benda attorno al braccio con estrema delicatezza.
Ad un tratto, la ragazza ridacchiò.
<< Che succede? >> le domandò Lupin, sorpreso.
<< Oh, niente, >> rispose lei, sorridendo << stavo solo pensando che… questa situazione mi ricorda qualcosa… >>
Il mago rifletté per un istante, poi sorrise a sua volta.
<< Ti ricordi? >> gli domandò lei, con una risatina.
<< Oh si, eccome se mi ricordo >> rispose Lupin << Quattro anni fa, ad Hogwarts. Eri sgattaiolata di nascosto nella Foresta Proibita e… avevi fatto un brutto incontro… >>
Nicoletta arrossì leggermente << Bé, è finito tutto bene, no? >>
Lupin non rispose, e tornò a concentrarsi sul  braccio di lei.
<< Voglio dire, se non mi fossi avventurata nella Foresta di nascosto, non mi sarei mai fatta male. Se non mi fossi fatta male tu non avresti iniziato a preoccuparti così tanto per me. E se non ti fossi preoccupato così tanto, non avresti scoperto di volermi bene! >> dichiarò lei con aria solenne.
L’uomo scosse la testa << Detto così, sembra un piano studiato fin dal principio >>
Nicoletta annuì << Precisamente >>
Lui scoppiò a ridere << Bé, direi che sei riuscita nel tuo intento >>
La ragazza sbuffò << C’è poco da ridere, professore! Ho dovuto farmi graffiare da un Lupo Mannaro per riuscire a farmi volere bene da te! >>
Lupin sospirò << Cosa ti fa pensare che non ti volessi bene già da prima? >> le domandò.
Lei rimase a bocca aperta << Come hai detto? >>
<< Non mi ci è voluto molto per affezionarmi a te, Niky… >> le spiegò il mago con un sorriso << Eri una ragazzina divertente, brillante, spiritosa… Mi è sempre piaciuta molto la tua compagnia >>
La ragazza era incredula << Davvero? >>
<< È normale per un insegnante affezionarsi ai propri alunni... Mi sono affezionato molto anche ad Hary, Ron ed Hermione… >>
<< Allora perché hai scelto me? >> gli domandò la ragazza, in tono triste.
Lupin la guardò, sorpreso << Cosa vuoi dire? >>
<< Bé… Avresti potuto adottare Harry, invece di me… Insomma… lui era figlio dei tuoi migliori amici, avrebbe avuto… più senso… >> spiegò lei.
Il mago alzò un sopracciglio << Lo pensi davvero?… >>
Nicoletta annuì << Quando vi vedevo insieme sembravate andare così d’accordo… Avete passato molto tempo insieme durante l’anno, soprattutto da quando hai iniziato a dargli lezioni per imparare a combattere i Dissennatori… >> disse << Per tutto il tempo ho pensato… che lo avresti adottato, alla fine… Perché hai scelto me e non Harry? >>
Lupin non rispose. Non riusciva a capire dove volesse arrivare la ragazza.
<< Voglio dire… Lui era figlio di James e Lily, lo conoscevi… Io invece ero solo una delle tante studentesse di Hogwarts… Che cos’avevo di tanto speciale? >> domandò Nicoletta, confusa.
Lui le sorrise << Hai ragione, conoscevo Harry, e conoscevo i suoi genitori. Mi sono affezionato a lui, e abbiamo passato moltissimo tempo insieme… Ma lui non era te >>
Nicoletta lo guardò con occhi sgranati << Che… che cosa vuol dire? >>
<< Quello che sentivo quando ero con te era molto diverso. Mi ero affezionato, e da quando ti ho conosciuta meglio mi sono sempre sentito in dovere di proteggerti, e di starti accanto… Vedevo molto di me stesso in te, Niky… >> Finì di medicarle la ferita, e prese la mano di lei nelle sue. << Abbiamo imparato a conoscerci, e a capirci. Non mi ero mai sentito così, prima, tranne che con James e Sirius… Ti ho voluto bene da subito, e con il tempo ho capito che non avrei mai potuto lasciarti… >>
Le rivolse un gran sorriso, e continuò: << Forse il lupo dentro di me aveva visto in te il suo cucciolo… >>
Nicoletta era rimasta senza parole. Lupin non le aveva mai parlato in quel modo. Nessuno le aveva mai parlato in quel modo.
<< Io… >> mormorò, abbassando lo sguardo << Capisco… Grazie per avermelo detto… >>
Lupin le sorrise, e le baciò il dorso della mano. Stava per alzarsi, quando lei lo fermò.
<< Ehm… papà? >>
<< Si? >> chiese lui, in tono dolce.
<< Io… Ecco, volevo… Insomma… >>
Lupin sorrise e la strinse tra le braccia << Lo so. Anche io ti voglio bene… >>
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